Doraemon è un manga creato da Fujiko F. Fujio e pubblicato in Giappone sul mensile CoroCoro Comic, edito dalla Shogakukan, dal 1969 al 1996. In Italia il manga è stato pubblicato da Star Comics. Dal manga, sono state prodotte tre serie animate, rispettivamente del 1973, 1979 e 2005. In seguito sono stati prodotti film, videogiochi e musical dedicati all’opera. Il nome “Doraemon” può essere tradotto approssimativamente come “randagio”. Insolitamente, il nome “Doraemon” è scritto con un misto delle due scritture giapponesi: il katakana e l’hiragana. “Dora” proviene da “dora neko” (gatto randagio), ed è una corruzione di nora (randagio). “Emon” è un componente dei nomi maschili, come Goemon, benché non più molto diffuso come nel passato. “Dora” non proviene da dora, che in giapponese significa gong, ma approfittando della omofonia, la serie spesso fa giochi di parole e riferimenti su ciò, a partire dal fatto che Doraemon ama i dorayaki.
Nobita è un ragazzo di undici anni che frequenta la quinta elementare; è pigro, costantemente in punizione perché arriva tardi a scuola, prende brutti voti in tutte le materie (e quindi rimproverato continuamente dalla severa madre e il maestro), negato in tutti gli sport e per la sua debolezza principale mire del bullo di quartiere Gian Goda, e il suo braccio destro, il ricco e viziato Suneo Honekawa, che lo picchiano, sbeffeggiano e umiliano in ogni occasione. Una sera nel cassetto della scrivania nella sua camera escono un ragazzino suo coetaneo in compagnia di un grosso gatto robot blu di nome Doraemon. Questi svelano a Nobita che vengono dal futuro, nel XXII secolo (sono tornati indietro grazie a una macchina del tempo) per raccontargli come sarà il destino: non sarà ammesso all’ università, si sposerà con Jaiko (sorella minore di Gian) e per una serie di problemi finanziari riempirà la famiglia di debiti fino a farla diventare povera. Nobita è disperato all’idea e a quel punto il bambino, che non è altri che Sewashi, suo pronipote, gli spiega il motivo della visita: gli lascerà Doraemon che si assicurerà che la sua vita vada avanti per il meglio; da quel momento la vita di Nobita prenderà una piega del tutto diversa: infatti il gatto-robot possiede una tasca quadridimensionale, chiamata gattopone, da cui estrae ogni sorta di gadget molto particolari del XXII secolo che chiama “ciuski” (in giapponese (ひみつ道具 Himitsu Dougu?)). In ogni episodio Nobita si ritroverà nei guai, per svariati problemi (un brutto voto a scuola, Gian e Suneo che vogliono picchiarlo o gli hanno rubato qualcosa ecc.) e chiederà aiuto a Doraemon che gli darà uno dei suoi ciuski. Ma nonostante ciò, non sempre gli andrà bene: in alcune occasioni finirà rimproverato o malmenato ugualmente, anche se però delle volte impara la lezione e farà la cosa giusta migliorando la sua vita grazie a Doraemon e i suoi amici. Nell’anime 1973 appariranno nuovi personaggi, ma alcuni non hanno fatto in tempo a vederlo, perché nell’anime 2005 non sono presenti!