Vicky il vichingo (titolo originale tedesco Wickie und die starken Männer), trasmesso in Italia anche come Viki il vichingo o Vickie il vichingo, è una serie anime coprodotta dalla Taurus Film e dalla Zuiyo Eizo nel 1974, e costituita da 78 episodi, di cui 66 doppiati e trasmessi in Italia sulla Rete 1 della RAI a partire dal 4 maggio 1976. Solo nel 2009 Mediaset trasmette 9 episodi inediti ed in seguito nel 2013 su Nick Jr. i restanti 3 episodi.{googleads right}
È ispirato da una serie di libri per bambini degli anni ’60 dello scrittore svedese Runer Jonsson; la trasposizione animata ha avuto un grandissimo successo nel mondo di lingua spagnola e tedesca. Nel 2009 e 2011 sono usciti nei cinema tedeschi due film live action. Nel 2013 è stato prodotto un rifacimento della serie animata in computer grafica 3D con il titolo Vic the Viking coprodotto da Francia e Australia; in Italia questa serie è intitolata Vicky il vichingo ed è stata trasmessa su Rai 2 dal 10 dicembre 2013 interrompendosi all’episodio 36. Dal 24 settembre 2014 la serie prosegue in prima visione su Rai YoYo. Vicky è il figlio del capo di una comunità vichinga proveniente dal villaggio di Flake (situato nella penisola scandinava); è un bambino di 10 anni coi capelli rossicci e lunghi fino alle spalle (tanto da esser scambiato spesso per una ragazza) e lentigginoso. Molto astuto e sempre curioso ed attento, estremamente intelligente; navigando assieme alla ciurma della nave del suo villaggio segue assieme agli adulti le sorti delle varie spedizioni marine intraprese. Quando ha bisogno di farsi venire un’idea ha l’abitudine di strofinarsi il naso, e quando l’ha trovata schiocca le dita con gioia. Non è un tipico ragazzo vichingo, in quanto la sua natura innata è molto timida e non molto forte: egli soffre di paura ma la sua fervida immaginazione gli permette di fuggir da tutti i pericoli. È sempre lui difatti ad aiutar il gruppo quando questo si viene a trovare in difficoltà, con soluzioni brillanti e del tutto innovative, riuscendo immancabilmente a tirar fuori dai pasticci (dai guai e da situazioni apparentemente senza speranza) gli amici di turno. Ha bisogno d’affermarsi contro lo scetticismo iniziale ma, divenuta la mascotte del villaggio, senza di lui i vichinghi non vorrebbero più prendere il mare I suoi compagni, a cominciare dal padre Halvar, sono caratterizzati come omaccioni assai bonari ed abbastanza ottusi, che rimangono puntualmente sorpresi dalle idee del ragazzino, le quali son spesso accettate solo perché “lo ha detto il figlio del capo”. Halvar, irsuto e forte, è molto geloso e attento nei confronti di Vicky, anche se lo fa con l’istinto protettivo del genitore, che molto spesso non necessariamente comprende appieno il talento del figlio. Nelle mirabolanti avventure in cui sono coinvolti, sempre a caccia di bottino e di ricchezze, i vichinghi si imbattono in situazioni fantastiche, esotiche ed imprevedibili. La loro reazione usuale è violenta, brutale. Una volta, per esempio, gli amici più stretti di Halvar suggeriscono di usare la forza bruta per risolvere un problema, e lui li picchia per la rabbia che questa “buona” idea non sia venuta prima a lui. Vicky è la mente, naturale che il resto della ciurma sia il braccio, una volta che siano stati illuminati dalle brillanti idee del ragazzino, cosicché vengono perfettamente a completarsi a vicenda e realizzano il loro scopo, per quanto dura sia la sfida.